Benessere e impegno nel 2020 hanno cominciato a divergere
Seconda puntata della “mini-serie” in cui riassumo 7 tra gli articoli più importanti comparsi nel 2021 sul sito di Gallup, istituto di ricerca sociale statunitense che studia le tendenze più importanti nel mondo aziendale.
In questo articolo si parla del “paradosso benessere-impegno”: di solito questi due indicatori, monitorati costantemente da Gallup a livello mondiale, viaggiano insieme. Quando cresce il benessere le persone si sentono più impegnate sul lavoro, e un aspetto rafforza l’altro. E altrettanto se cala l’indicatore di quanto le persone si sentono ingaggiate e coinvolte in azienda, altrettanto cala la percezione di benessere. Eppure nel 2020, durante la pandemia, non è stato così. In particolare in relazione al tema del lavoro da casa durante il COVID-19 le persone hanno fatto esperienza di livelli crescenti sia di coinvolgimento sia di emozioni negative, come stress e preoccupazione. Quindi i due indici sono andati in direzioni opposte.

Ci si poteva ben aspettare che, alzandosi il livello di stress percepito, il coinvolgimento dei dipendenti precipitasse a causa delle difficoltà causate dalla pandemia. Eppure non è stato così.

Quindi gli sforzi, l’entusiasmo e l’impegno di molti dipendenti sono stati costanti durante il COVID-19, nonostante ogni giorno sperimentassero un nuovo tipo di stress e preoccupazione.
È significativo che il dato specifico dei lavoratori a distanza indica che hanno sperimentato un coinvolgimento significativamente maggiore rispetto ai lavoratori in loco per la maggior parte della pandemia.
Quindi lavorare da casa durante il COVID-19 è stato associato a livelli più alti sia di coinvolgimento che di emozioni negative, come stress e preoccupazione.
Eppure, paradossalmente, dobbiamo ritornare all’indicazione generale che di solito coinvolgimento e benessere devono crescere insieme. Evidentemente i lavoratori hanno risposto in questo periodo di forte stress con un surplus di impegno e coinvolgimento: ma questo, come manager, dirigenti e formatori, ci deve ricordare che è nostro dovere rispondere con un’attenzione particolare ad aiutare le persone a investire sul proprio benessere in azienda e al lavoro, anche da remoto per rispondere alle situazioni di alta sfida di questo periodo.
Una proposta innovativa in questo senso: il neurofeedback dinamico non-lineare di cui parlo in questo articolo: “Neurofeedback: la danza del cambiamento“.